mercoledì 18 novembre 2015

CALICI IN FESTA 2015

“EL PANETUN”

Mercoledì 16 dicembre 2015 Ore 21,00
c/o Centro sociale Calderara
Via Card. Riboldi, 119 - Paderno Dugnano

"La storia, gli ingredienti e le tecniche di produzione del panettone artigianale, classico
dolce della tradizione milanese"
raccontata da :   CLAUDIO E GIORDANO CISLAGHI
pasticcieri e titolari della
STORICA PASTICCERIA "CISLAGHI SANDRO" DI PADERNO DUGNANO
Seguirà la degustazione di:
✔ PANETTONE CLASSICO
✔ PANETTONE AL CIOCCOLATO
✔ VENEZIANA
Accompagneremo la degustazione dei vari tipi di panettoni con:
► Moscato fior d'arancio Colli Euganei DOCG-Vigneti e Cantine Conselve
► Recioto della Valpolicella Classico DOCG «Monego»
        Società Agricola Salgari- Negrar (VR)
► Moscato d'Asti DOCG – G.D.VAJRA – Barolo (CN)
► Brachetto d'Acqui DOCG – Marenco – Strevi (AL)

Il contributo spese è di € 15,00
PER ULTERIORE INFO ED ISCRIZIONE INVIARE MAIL A:

associazione.scarpetta@gmail.com

sabato 14 novembre 2015

FRATERNITE' (ANCORA) CON I CUGINI DI PARIGI / ( PER NON PIANGERE )

ERAVAMO TUTTI AL BISTROT  
CHE DA NOI DICIAMO CIRCOLO   
"COME I NOSTRI FRATELLI DI PARIGI", AVEVA DETTO AHMED SCIOGLIENDO LA RIUNIONE. E PARTIRONO I TRE ASPIRANTI MARITI PER COMPIERE LA LORO MISSIONE.
Il primo doveva farsi esplodere allo stadio, dove alle 21 era in programma il derby. Il secondo al concerto del gruppo rock demenziale "Total fusyi". Il terzo al bar Centrale, vicino alla stazione, sempre piuttosto affollato.
Arrivato allo stadio, il primo kamikaze rimase di sasso al vedere il grande piazzale pressochè deserto; venne a sapere da un venditore abusivo di magliette tarocche, un clandestino che lavorava per un magliaro napoletano e che parlava qualche parola di italiano misto arabo, che la partita c'era sì. ma a porte chiuse: punizione alla squadra che giocava in casa. Il venditore poi notò lo strano cinturone del tipo: gli propose di fare cambio merce e in cambio gli rifilò una divisa originale tarocca del Milan.
Il secondo aspirante martire, dopo aver rischiato di perdersi fra i capannoni dismessi dell'ex area artigianale, alla fine riuscì ad individuare il capannone occupato dove i "Total fusyi" avrebbero dovuto esibirsi. Ma una banda di facinorosi giovinastri di Casa Pound che era lì per impedire il concerto, scambiatolo per un tossico rockettaro, lo prese di mira ed a malapena il poveraccio riuscì a fuggire, pur con un occhio nero-violaceo, tre costole incrinate e i vestiti strappati. La cintura esplosiva gliela sottrasse uno degli energumeni a cui piaceva tanto.
Il terzo la prese lunga per tirare le 22, ora di massima affluenza, pensava, ed arrivò davanti al Bar Centrale, Giù tutte le claires. "Dopo le rapine, gli disse un signore che portava il cane a pisciare, chiude alle 20,30".
Disperato, il terzo aspirante martire stava per farsi esplodere; poi pensò che con una tale morte non sarebbe diventato martire e non avrebbe avuto il paradiso con tutte le vergini promesse. Il signore del cane, vedendo la disperazione sul volto del giovane, gli offrì la bottiglietta di grappa che nascondeva nella tasca interna del giaccone, poichè in casa la moglie gli rompeva l'anima se lo vedeva bere.
Quello la tracannò d'un fiato, vide subito il paradiso e forse ci arrivò, visto il collasso etilico che lo colpì.
Ma noi quella sera eravamo al Circolo A.R.C.I di Calderara e di questi accadimenti non ci siamo neanche accorti.
In conclusione: è comunque meglio andare al Circolo con Scarpetta, che in giro per Milano a rischiare.


venerdì 13 novembre 2015

VA L'ASPRO ODOR DEI TINI

SICCOME NON DI SOLO PANE VIVE....
Ce la invia una nostra socia ed estimatrice. Non abbiamo potuto tenerla solo per noi.

I CIRCOLI

A me piacciono gli angoli bui
dei circoli dormienti nei meriggi feriali,
dove la gente si acquieta nell’eccesso del rimpianto;
a me piacciono le parole bestemmiate e irridenti,
e i calici inutilmente scanditi di vino viola,
dove la mente si spaesa,
nell'intrico di sfuggenti pensieri;
a me piacciono i cozzi delle biglie
su biliardi ormai consunti.
o delle bocce lanciate con maestria
a colpire un boccino
sfuggente come la fortuna desiderata.
Vano è piangere sopra un amore perduto
malvissuto e scostante,
meglio l’acre sapore del vino
meglio l’ubriacatura del rimorso
meglio l'assopimento dei sensi,
che la memoria di altre vite;
io amo i banconi dei circoli
che parlano il linguaggio semplice della lingua di Bacco,
e poi nelle loro sale
si respira il sudore di tanti affanni,
sacro come l'incenso delle chiese dopo i vesperi.


Ada Bianchini

martedì 3 novembre 2015

ED  ORA?
l'EXPO se ne va, cosa resterà
Bella domanda: peccato che non abbiamo risposta.
Però parte dei nostri auspici sono stati accolti: resta il bel palazzo Italia (sai Farinetti che eatitaly ci farebbe!..) (magari ci pensano i coltivatori diretti..), l'alberone della vita, il magnifico museo di storia naturale che si chiama padiglione zero, un po' di infrastrutture che è troppo costoso rimuovere. Rivedremo il tutto in un contesto nuovo? Speriamo.
Intanto SCARPETTA considera:
_un po' di relax dopo l'abbuffata: cioè, il tema era: sfamare il mondo tutto. Quelle 5  volte che ci siamo stati noi il tema era: sfamiamo noi stessi, prima; po si vedrà.. Almeno così ci è parso. Ma è normale: in fondo l'uomo è una bestia che subisce primariamente gli stimoli dei sensi.
_l'industri alimentare (italiana e multinazionale) ha fatto la sua bella figura: la salvaguardia dell'agricoltura e dell'artigianato alimentare verranno dopo, si spera
_tutto è in vendita, come al supermarket; ma chi è che concretamente fa? I contadini, gli allevatori, i casari, i...avranno la dovuta considerazione e rispetto? Speriamo. Il boom di giovani che tornano all'agricoltura suscita in noi alcune perplessità, soprattutto dopo aver visto il padiglione in cui mostruose macchine agricole da 200.000 € in su s'imponevano all'attenzione di tutti. Crediamo che abbiate compreso il link...
E  SCARPETTA?
TIRA AVANTI CON LA SUA MODESTA ATTIVITA' mirante alla raffinazione delle conoscenze enogastronomiche personali e generali dei soci, come ha dimostrato l'ultima serata dedicata al Barolo.
La prossima serata, in concomitanza con le feste natalizie sarà dedicata all'artigianato della pasticceria tradizionale, cioè il panettone. E che panettone! Venite e gusterete!
Con questo ci lasciamo.
Alla prossima.
Rosi Scarpetta