sabato 13 gennaio 2018




DALLA  ROSINA
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MENU'  DELLA  SERATA 
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risotto allo zafferano marezzato con fonduta di fontina, uova all'inglese con raspatura di tartufo bianco, selvaggina in tutte le salse, pollo alla fiorentina, filetti di sogliola alla majonnaise, gamberetti, anatra all'arancia, finanziera, frittelle alla siciliana, bavarese al cioccolato.

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Vini: chateau yquem 1821, chateau lafitte 1839, johannisberger 1854, grand crèmant imperial 1850

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Musiche: "sangue viennese" di Strauss, "Deh! vieni alla finestra", dal d. Giovanni di Mozart, "Resta immobile" di Rossini, duetto dal Rigoletto e coro dai "Vespri Siciliani" di Verdi, serenata per violini, viola e violoncello di Haydn.

Tovagliato in battista di fiandra violetto, porcellana "gran pavè" di Ginori, cristalleria di Boemia, posate in argento.

Questo l'avvenimento culturale enogastronomico che avremmo voluto copiare e proporre ai nostri affezionati soci, in memoria della serata con cena, organizzata dalla bella Rosina Vercellana, contessa di Fontanafredda e Mirafiori, (nome evocativo quest'ultimo per la storia dell'industria automobilistica italiana!), moglie morganatica di Vittorio Emanuele II Savoia, padre della patria, (e di almeno 12 italiani fra legittimi e naturali, senza contare quelli sfuggiti al censimento), nella Tenuta di Fontanafredda, regalatole dall'amante, la sera del 2 febbraio 1857 in onore di una decina di sceltissimi ospiti, fra cui il Camillo Benso e M. D'Azeglio.
Poi abbiamo analizzato la situazione, contando i vegetariani, gli aspiranti tali, gli astemi, gli allergici al pesce, alle uova, al tartufo, allo zafferano, gli astemi, gli aspiranti, i nazionalisti contrari al consumo dei vini stranieri, quelli che non sopportano la musica classica, coloro che odiano il violetto.. e siamo arrivati alla conclusione che rivivremo quella serata nella memoria.
Ma qualcosa dovevamo pur mettere in cantiere per iniziare il nuovo anno sociale.
E col Piemonte, se possibile, per restare in un ambito storico-geografico dai grandi meriti per la viticoltura e la gastronomia italiana.
Ed ecco la scoperta di un angolo piemontese poco frequentato, ma dai grandi meriti e dalle antiche radici: il Canavese ed il Biellese. Un piccolo mondo antico di cui molti ignorano i meriti e la storia. L'occasione buona par "Scarpetta" e soci di continuare l'affascinante viaggio senza fine incominciato nel lontano 2001.
ED ALLORA:  BENVENUTI  

"DA  SCARPETTA" , OSTERIA CON ENOTECA, LOCANDA e STALLATICO
(licenza poetica n. 3 registrata presso il Regio Registro distretto del Seveso)

QUANDO?   IL  30  GENNAIO  
DOVE?    PALAZZOLO  MILANESE DI  PADERNO D.
LOCATION?   SALONE  PRESSO ORATORIO
MENU' E COSTO?   VEDI MAIL INVIATA. COMUNQUE 5 € PER LA NUOVA TESSERA E 10 € IL  RESTO
COMUNQUE:  SI  DEGUSTERANNO  I VINI  d.o.c. DEL CANAVESE, OPPORTUNAMENTE ACCOMPAGNATI, CI SI RITROVA E SI PASSA UNA BELLA SERATA ASSIEME

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